Comunicato stampa
Lo scorso 17 gennaio 2023 come Movimento Svizzero per la Pace abbiamo consegnato 1300 firme della nostra petizione “SÌ alla Neutralità, NO all’avvicinamento alla NATO” alle autorità federali. La nostra petizione chiedeva essenzialmente che il governo svizzero rispetti la sua tradizionale neutralità, che non si avvicini alla NATO e che al posto di imporre sanzioni si impegni per dei veri negoziati di pace in Ucraina.
Ora, in data 20 febbraio 2023, abbiamo ricevuto direttamente una lettera di risposta alla petizione firmata dal Consigliere Federale a capo del Dipartimento Federale degli Affari Esteri, Ignazio Cassis. Nella stessa, Cassis afferma genericamente che il Consiglio Federale si attiene alla Legge sulla Neutralità. Entrando invece più nel dettaglio, il ministro degli esteri afferma che si è deciso di attuare delle sanzioni contro la Russia perché questa avrebbe violato il diritto internazionale e che la scelta di sanzionare la Russia è frutto della politica estera indipendente svizzera. Ci chiediamo: se è una scelta autonoma, perché si è deciso di seguire le sanzioni dell’UE, organizzazione di cui non facciamo nemmeno parte? Invece, in merito al punto sulla NATO, Cassis ricorda che è dal 1996 che la Svizzera partecipa a delle attività di partenariato con l’Alleanza Nordatlantica, pur sottolineando ai partner che la Svizzera rimane un paese neutrale. Aggiunge successivamente il ministro che a causa della guerra e dell’assetto attuale securitatio europeo, sarebbe giusto intensificare la collaborazione e cooperazione con la NATO. Questo significa sostanzialmente un maggiore avvicinamento alla NATO, cosa che la petizione respinge fortemente! Infine, Cassis afferma vagamente che la Svizzera è sempre attiva a favore della pace e della neutralità. Peccato che non ci dica concretamente che passi la Confederazione vorrebbe seguire per contribuire a un accordo di pace in Ucraina!
Come volevasi dimostrare, la risposta del nostro governo è insufficente. Non solo rimarca come la sua politica cozzi contro la neutralità, ma addirittura costoro affermano che sia necessario cooperare di più con la NATO. Siamo davanti a un caso di schizofrenia? In ogni caso, il Movimento Svizzero per la Pace continuerà la sua lotta per difendere la neutralità elvetica e per dei veri accordi di pace al posto delle inutili sanzioni!