Stop agli attacchi contro il Libano!
Il Movimento Svizzero per la Pace MSP condanna fermamente gli attacchi israeliani in Libano, che hanno già causato numerose vittime civili. Particolarmente preoccupanti sono le notizie sull’uso di armi esplosive telecomandate in aree densamente popolate, che non solo rappresentano una grave violazione dei principi del diritto umanitario internazionale, ma devono anche essere viste come una misura terroristica mirata contro la popolazione civile libanese.
Solidarietà con le occupazioni universitarie! No Tech for Genocide!
Il Movimento Svizzero per la Pace (MSP), sezione svizzera del Consiglio Mondiale per la Pace, dichiara la propria solidarietà agli studenti filo-palestinesi che attualmente occupano o hanno occupato le loro università: le Università di Losanna, Ginevra, Berna, Basilea, Friborgo, Neuchatel, nonché i due Politecnici Federali di Losanna e Zurigo.
NO all’ennesimo ostacolo verso il Servizio Civile
Il Consiglio Federale ha deciso di lanciare una procedura di consultazione, che terminerà l’08.06.2024, in merito a un’inasprimento delle condizioni di accesso al Servizio Civile. L’idea è di ridurre il numero di ammissioni al Servizio Civile, contrastando le domande di ammissione non basate su un conflitto di coscieza. Come Movimento Svizzero per la Pace ci opponiamo a tutto ciò.
Fermare la violenza! Per una pace giusta in Palestina!
Il Movimento Svizzero per la Pace (MSP) esprime la sua solidarietà verso la popolazione civile di Palestina e Israele e chiede una rapida fine dei combattimenti. Condanniamo fermamente le azioni omicide dello Stato israeliano, la „vendetta“ e la punizione collettiva dei palestinesi. Anche gli atti di violenza di Hamas contro i civili sono inaccettabili. Il conflitto tra Palestina e Israele non può essere risolto con la violenza. Nella situazione attuale, sono necessari un cessate il fuoco immediato e negoziati di pace tra tutte le parti in conflitto.
Soldati svizzeri ancora presenti in Kosovo? La necessità di una rapido rientro in patria!
Attualmente, nel Nord del Kosovo esiste ancora una minoranza di serbi, una popolazione di circa 100’000 persone che da anni è confronta con un acceso nazionalismo kosovaro, portato avanti dalle autorità indipendentiste che nega loro diritti e opportunità di vita e socioeconomiche. Questa difficile situazione ha portato più volte i serbi a manifestare il proprio dissenso.
No allo Sky Shield!
La Consigliera federale Viola Amherd ha deciso di far aderire la Svizzera al progetto della NATO “Sky Shield”. Il Movimento Svizzero per la Pace critica fortemente questa decisione guerrafondaia, che mina ulteriormente la neutralità della Svizzera, e chiede le dimissioni di Amherd.
NO al videomessaggio di Zelensky alle camere federali!
Il Movimento Svizzero per la Pace critica fermemente la decisione delle Camere Federali di accogliere per videomessaggio in diretta il presidente ucraino Vlodymir Zelensky lo scorso 15 giugno. Concedere uno spazio istituzionale del genere ad una sola parte in conflitto, rappresenta l’ennesimo attacco alla neutralità della Svizzera.
Via subito i soldati svizzeri dal Kosovo!
Negli ultimi giorni abbiamo assistito di nuovo a momenti di violenza nella regione del Kosovo. Vi sono stati scontri tra civili della minoranza serba e soldati della missione NATO della KFOR, che hanno portato al ferimento di 50 civili e di 30 soldati italiani e ungheresi della missione. Chiediamo il ritiro immediato di tutte le truppe svizzere dal Kosovo, e la fine della missione SWISSCOY.
Cuba di nuovo nella black list statunitentese degli stati “sponsor” del terrorismo
A inizio marzo 2023, l’Amministrazione Biden ha deciso di reinserire Cuba nella blacklist degli stati che sponsorizzano il terrorismo. Questa ennesima misura unilaterale reca ulteriore danno a un paese che già soffre da decenni a causa del criminale embargo nordamericano, conosciuto anche come “bloqueo”.
La debole risposta del Consiglio Federale alla petizione del Movimento Svizzero Per la Pace!
Lo scorso 17 gennaio 2023 come Movimento Svizzero per la Pace abbiamo consegnato 1300 firme della nostra petizione “SÌ alla Neutralità, NO all’avvicinamento alla NATO” alle autorità federali. Come volevasi dimostrare, la risposta del nostro governo è insufficente. Non solo rimarca come la sua politica cozzi contro la neutralità, ma addirittura costoro affermano che sia necessario cooperare di più con la NATO.
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